La violenza tra tradizione e digital society
Crediti Formativi: 6
Gli episodi di sequestro di nuove droghe sintetiche e di ricoveri di assuntori di nuove sostanze create in laboratorio si diffondono nel disinteresse dell’opinione pubblica e degli stessi decision makers.
Purtroppo, le vittime sono prevalentemente giovani e giovanissimi che frequentano le scuole superiori di secondo ma, sempre più spesso, anche di primo grado poiché la “cultura dello sballo” appare vincente e le sostanze sono facilmente reperibili a buon mercato.
Si tratta di stupefacenti che provocano effetti sul sistema nervoso centrale solo parzialmente noti e per dipiù non facilmente oggetto di conoscenza perché il mercato offre sostanze continuamente modificate per sottrarsi ai controlli delle Forze di Polizia ed aumentare la gamma di prodotti che promettono nuovi e più intensi piaceri.
Di contro, è scientificamente dimostrato come la loro azione generi effetti devastanti sui neuroni determinandone la morte. Ne consegue il corto circuito di grandi masse di cellule neuronali, in una fase in cui il cervello è ancora in via di sviluppo, causandone danni estesi e spesso irreversibili.
Il rischio evidente – gravemente sottovalutato – è di vedere generazioni di giovani e giovanissimi con capacità cognitive limitate e compromesse, in una condizione di permanente sofferenza e di disagio psichico che determina un forte incremento delle spese sanitarie ed assistenziali da parte dei servizi sociali e sociosanitari.
L’8 e il 9 ottobre 2018 si è tenuto a Parma un grande evento formativo interdisciplinare con l’intento di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo del Welfare su questa fenomenologia, presentando e discutendo le più recenti frontiere del fenomeno-droga, con particolare riferimento alle sostanze sintetiche.
Il Corso propone alcune delle lezioni tenute a Parma, ampliando la riflessione con altri contributi di studiosi ed esperti al fine di offrire risposte adeguate ad un “universo parallelo” che rischia di restare nell’ombra.