Vissuti psicologici e psicopatologici del Nascere

Inizieremo un viaggio che inizieremo con questa presentazione, appunto inerente la gravidanza e anche quello che è il desiderio di una gravidanza. Diciamo che la gravidanza mette in moto tutte quelle che sono le esperienze della nostra infanzia, il rapporto con i nostri genitori, e li mette chiaramente in confronto con quelle che sono anche i nostri progetti futuri, quindi inerenti appunto la progettualità del nascere e quindi della coppia. Ho scelto appunto di questa immagine che emblema chiaramente, insomma. Questa è la Dea Madre di Creta, emblema di quello che si verifica in gravidanza. Quindi abbiamo questa, diciamo, contrapposizione tra vita e morte e che troviamo appunto nella raffigurazione della Dea Madre di Creta. Come possiamo vedere, abbiamo chiaramente raffigurati i seni prosperosi della Dea Madre di Creta, enfatizzati anche da una vita molto stretta con dei fianchi molto larghi e la Dea Madre tiene in entrambe le mani il serpente, il serpente che appunto rappresenta la morte.

Quindi questa vita è morte che si intersecano e che spesso, spesso appunto, si ritrovano proprio nella gravidanza e anche nel momento del parto perché comunque dobbiamo anche pensare che una donna in gravidanza perde qualcosa di sé in funzione di una trasformazione che avverrà appunto col nascere del bambino così come per esempio lo stesso parto potrebbe essere appunto un momento di stress talmente intenso che potrebbe portare appunto a un rischio per la salute stessa della madre, della donna. E appunto questo è quello che appena poi illustrato quindi chiaramente i fianchi larghi, la vita stretta appunto della dea greca che simboleggiano i segni prosperosi, la fecondità. Perché chiaramente insomma, la dea greca rappresenta la sua fecondità quindi chiaramente la prosperità e a questo si contrappone chiaramente due serpenti che la dea detiene in mano. Diciamo che la gravidanza chiaramente chiaramente comporta tutta una serie di modificazioni, di chiaramente insomma anche di nuove sensazioni e chiaramente di emozioni del passato che si riattivano e che portano chiaramente a una destabilizzazione del momento. Ancora infatti questa è racchiude questa frase è quella che poi in effetti è quel vissuto della gravidanza no che la donna non sarà una volta appunto in gravidanza non sarà più quella di prima proprio perché tenderà a perdere delle parti di sé legate alla sua esperienza infantile in virtù di una maturazione che la porterà ad essere madre e in tutto questo chiaramente insomma diciamo che la gravidanza racchiude non solo e chiaramente dei cambiamenti per quanto riguarda la singola donna ma anche la coppia stessa, la coppia stessa che nella desiderare, nel progettare l'arrivo di un figlio mette in moto tutta una serie di chiaramente desideri, sensazioni, emozioni che coinvolgono entrambi e appunto i partner. Monique Byblosky parla appunto di questo diciamo debito nella nei confronti appunto di vita no per debito di vita appunto. Lei dice che c'è un mandato generazionale che soprattutto della figlia femmina nei confronti della madre e per cui la donna si sentirebbe in un certo qual modo e indebito con la propria madre nella nel tramandare quella che è la vita no.

Quindi chiaramente insomma parla la Byblosky di questo che sarebbe il cosiddetto debito di vita ancora la coppia stessa no diciamo che quando c'è il desiderio e la coppia appunto di avere un bambino c'è un vero e proprio mandato o generazionale nel senso che è un po' come se entrambi e volessero un po' sfidare anche l'immortalità stessa quindi perpetuare non nelle generazioni successive e quello che parte di loro quindi parte appunto del maschile parte del femminile affinché appunto essi possano poi sfidare la morte e quindi rimanere anche diciamo nelle generazioni future e ancora è diciamo appunto che è tutto tutto questo appunto porta chiaramente a una serie di diciamo attivazioni sia nel maschile che nel femminile che portano chiaramente a una perdita di sé ma anche a una maturazione di alcune parti di sé quindi ogni volta che ci troviamo di fronte a una donna in gravidanza dobbiamo chiaramente chiederci che la donna che abbiamo di fronte quindi se questa gravidanza è una gravidanza singola se una gravidanza chiaramente avuta dopo esperienze negative quindi dopo abortirti e chiaramente insomma che cosa rappresenta la gravidanza per lei quindi chiaramente questo può darci delle informazioni utilissime a capire meglio sia chiaramente la psicologia della donna che abbiamo davanti ma anche come poterla aiutare al meglio.

Diciamo che con l'avanzare della gravidanza la donna diventa sempre più consapevole dell'interazione tra lei e la chiaramente la creatura che porta in grembo ed è chiaramente questo questo rapporto diventa talmente tanto intenso da esserne da essere consapevole anche di essere responsabile del benessere della appunto del proprio figlio e la diciamo la gravidanza quindi man mano che evolve evolve anche chiaramente avviene anche un lavoro psichico interno alla donna un lavoro psichico questo lavoro chiaramente porta a un processo che chiaramente porta la donna alla cosiddetta anche regressione quindi la donna si mette sullo stesso piano del suo bambino affinché possa anche cogliere determinate sensazioni emozioni che la mettono in contatto col suo bambino e che quindi la aiuteranno anche a diventare un una buona madre una buona cattiva questa chiaramente lavoro psichico che viene la donna è appunto nella durante il quale appunto la donna tende un po' a diventare bambina e ad aver bisogno di sostegno. 

Quindi è fondamentale che la donna, durante questo momento di regressione, si chiama appunto regressione materna e infantile, in cui va a toccare delle parti di sé che chiaramente, diciamo, hanno a che fare no, quindi col suo vissuto appunto da bambina. Quindi il rapporto con la propria madre, con i propri genitori, la rendano ancora più fragile del dovuto e quindi ancora più bisognosa di essere chiaramente, diciamo, un po' sostenuta dal partner, dalla famiglia e quindi chiaramente supportata. La preoccupazione materna primaria è proprio questo, cioè che la donna chiaramente si metta sullo stesso piano della del suo bambino, affinché possa chiaramente, diciamo, anche sentire no, quelli che possono essere l'input che il bambino chiaramente, insomma, invia. E perché, chiaramente, una donna che non è in gravidanza non ha la sensibilità tale per poter chiaramente, anche sintonizzarsi con un bambino così piccolo, quindi chiaramente questo è una forma di preparazione che durante la gravidanza avviene, la cosiddetta per colazione moderna primaria, e che ritroviamo molto spesso nelle donne in gravidanza quando soprattutto vengono a fare delle visite proprio perché, chiaramente, diciamo, molte cose vengono percepite anche, chiaramente, in maniera, diciamo, da noi definita esagerata no. E però, il motivo risiede proprio in questo, in questa modificazione che avviene in questa preoccupazione che viene definita materna primaria. Quindi i nomi dei mesi della gravidanza quindicot parla appunto di aria, di nove mesi della gravidanza, quindi Colt parla di Alan la transazionale come quella, diciamo, quel tempo in cui la donna, ma anche il partner, il marito e si è praticamente, diciamo, un certo qual modo pensa, no, a come sarà il loro bambino, come sarà chiaramente il loro futuro immagino nel bambino, quindi iniziano a farsi degli aspettative, delle aspettative che molte volte diciamo tendono a urtarsi con quella che poi la realtà che si troveranno a vivere magari.


 

Questo testo è estratto dal nostro video-corso Fad sullla Natalità, ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.

Estratto dalla video lezione della dott.ssa Annamaria Serio

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