Malattie rare
Salve, sono Giuseppe Zampino, un pediatra genetista che si occupa di bambini con malattie rare, in modo particolare ...
Buongiorno a tutti, sonoArmida Salvati, insegno Sociologia Generale all'Università degli Studi di Bari, ed in questo modulo, vi presenterò una ricerca che, prende le mosse dal Reddito di Dignità, che è una misura di contrasto alla povertà locale implementata in Puglia a partire dal 2016, e quindi seguirò, a partire dalla prospettiva del Reddito di Dignità, le diverse evoluzioni che hanno conosciuto poi, attraverso il Sostegno di Inclusione Attiva, il Reddito di Inclusione ed il Reddito di Cittadinanza.
Questa ricerca che io ho condotto a partire dal 2016, prende proprio le mosse da questa politica che è stata voluta dal Governatore della Puglia, Emiliano, proprio su spinta di quelle che lui chiamò “Sagre del Programma”, quindi si può dire che è stata una politica pensata ed ideata dal basso.È stata una politica che per molti versi ha anticipato quello che poi sarà il Reddito di Inclusione, quello che poi sarà il Reddito di Cittadinanza, è che è stata presa ad es.: a livello nazionale, per alcune alcuni dispositivi che poi andremo a vedere meglio, come per es.: la piattaforma informatica per la proposizione delle domande dei beneficiari. Il Reddito di Dignità è stato introdotto dalla Legge Regionale numero 3 del 2016, e regolamentata dal Regolamento Regionale numero 8 dello stesso anno, dell'estate del 2016, e comincia con un grande lavoro di sensibilizzazione della partnership, poiché si pensa come una politica generativa ed inclusiva ai massimi livelli. I dati su cui basiamo questa esposizione derivano da monitoraggi regionali; da statistiche messe a punto dalla Regione Puglia, e da dati primari, cioè i dati che noi abbiamo raccolto in prima mano, dati inediti, soprattutto basati su intervistein profondità a Dirigenti di Regione, Funzionari di Regione; a Presidenti del Centro Servizi del Volontariato; a Responsabili Sindacali a livello regionale; a Responsabili di reti di rappresentanza di terzo settore, proprio per sentire tutti gli attori che sono stati coinvolti nel processo di attuazione della politica appunto denominata “Reddito di Dignità”. Perché questa politica ha preteso per se questa partnership così ampia, questo coinvolgimento così ampio, degli attori sociali a tutti i livelli? Poiché questa politica si pone come una misura di attivazione; ha avuto sin dal suo primissimo esordio, nell'estate del 2016, come punto fondamentale, come core della misura, il processo di attivazione socio-lavorativa dei beneficiari.
Questa slidevi fa vedere proprio quello che è in qualche modol'autorappresentazione del ReD. Il ReD è la nuova misura della Regione Puglia contro la povertà; promuove l'inclusione sociale attiva di chi è in difficoltà economica in coordinamento con la misura nazionale SIA (sostegno di inclusione attiva), questo è molto importante.
Il ReD investe sulla capacità e sul desiderio di ciascuno di rimettersi in gioco, generando un valore per la comunità. Non è solo un sussidio economico, ma un programma di inserimento socio-lavorativo. C'è una comunità intera che si attiva e si aiuta grazie ad una forte partnership pubblico-privata;e vorrei qui sottolineare appunto determinati termini, determinate parole di questa autodefinizione, di questa autorappresentazione del Red, proprioquando si parla di “comunità”, quando si parla di “attivazione”; quando si parla di “partnership”; quando si parla di “mettersi in gioco”. Si può dire che la politica del Reddito di Dignità si inscrive in quell’orientamento, in quel paradigma del Social investment, dell'investimento sociale, che guarda alle spese sociali non come ad un “dispendio” ma come ad un “investimento sociale”. Quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi di questo orientamento?Beh,quelli positivi sono sicuramente quello di puntare sulla formazione dei beneficiari, quello di puntare quindi sulla formazione del capitale umano guardando al Social investment in un'accezione più ampia; guardare per es.: alle cure per l'infanzia, proprio perché l'orientamento del social investment definisce come “molto importanti” le cure per la prima infanzia, perché misura quanto più in una società, quanto più in una comunità, siano importanti le spese, per es.: nella cura per la primissima infanzia, per diminuire il disagio sociale. Tutto questo è positivo. Che cosa può essere negativo? Può essere negativo il fatto che un orientamento di social investment necessariamente deve selezionare i target ai quali si rivolge, sarebbe a dire: vengono selezionati in qualche modo i target dai quali più facilmente ci si aspetta un rendimento in termini di capitale umano; in termini di capitale sociale; in termini di diminuzione del disagio sociale; e questo è un aspetto che si può anche vedere nel Red,perlomeno in una sua primissima definizione. Ora, andando a vedere che cosa il RED effettivamente fa; di che cosa effettivamente si compone, a parte le definizioni che chiamano appunto tutta la comunità a costruire una partnership; a costruire una comunità generativa, si compone di un sostegno economico, cioè di un beneficio economico, che è per il Reddito di Dignità Pugliese fisso: cioè è €200 a nucleo familiare, o anche al singolo. A questo punto dobbiamo fare una necessaria precisazione, e cioè cheil Reddito di Dignità, che è stato appunto approvato grazie alla Legge Regionale numero 3 del 2016, da subito si integra con il Sostegno di Inclusione Attiva, quindi è si una politica locale che vale per i residenti in Puglia, ma è integrata alla misura nazionale. Le domande dei beneficiari si devono caricare sulla stessa piattaforma su cui si caricano le domande del Sostegno di Inclusione Attiva; la presa in carico è la stessa del Sostegno di Inclusione Attiva; le equipe territoriali finalizzate appunto a questa presa in carico, al percorso della attivazione, sono le stesse del sostegno di inclusione attiva; le Linee Guida appunto per la presa in carico sono le stesse del Ministero delle politiche sociali. Quindi, è un'integrazione totale, con il Sostegno di Inclusione Attiva, fatto salvo per la platea che risulta più ampia per la misura locale pugliese.
Sarebbe a dire: mentre il Sostegno di Inclusione Attiva, seleziona esclusivamente i nuclei familiari con minori chiaramente in condizione di forte disagio economico, quindi in condizioni di povertà estrema; il ReD, il Reddito di Dignità pugliese, accoglie diciamo come platee di richiedenti anche nuclei senza figli minori o addirittura singoli.Il beneficio economico èfisso, di€200 mensili, della durata di un anno, questo beneficio economico quindi va ad accumularsi al beneficio economico del sostegno di inclusione attiva, perché abbiamo visto che le due misure proseguono in integrazione quasi perfetta, quindi noi vediamo che il Sostegno di Inclusione Attiva riconosce a persona€80 al mese fino ad un massimo di €400; quindi qualora noi ci trovassimo con un nucleo familiare di più di 5 componenti, la quota massima che il SIA può erogare è sempre di €400. In Puglia, quello stesso nucleo familiare avrà, a fianco ai €400 del Sostegno di Inclusione Attiva, i €200 del Reddito di Dignità. Qualora il beneficiario fosse un single, fosse un singolo, cioè un nucleo composto da una sola persona, oppure un nucleo senza minori, avrà i soli €200 al mese, si tratta però di unasomma fissa che non va ad essere decurtata, come invece vedremo con il Reddito di Inclusione, successivo al 2017, che decurta appunto il beneficio riconosciuto a seconda di quelle che sono le risorse economiche di cui il nucleo beneficia; quindi quanto al beneficio economico, si arriva ad un massimo di €600 mensili per un anno.Mail beneficio economico è solo una parte della politica. Il core, come abbiamo dettodi questa politica, è il tirocinio di inclusione sociale, detto anche tirocinio di inclusione socio-lavorativa, o di attivazione socio-lavorativa. Sostanzialmente in questi due anni le denominazioni sono un po' cambiate, quindi sono un pochino fungibile. Questo tirocinio di inclusione sociale attiva ha tutte le caratteristiche di un tirocinio lavorativo vero e proprio, quindi risponde agli stessi standard, anche legislativi e normativi di un tirocinio, quindi deve essere supportato da un'assicurazione INAIL; deve essere supportato da un tutor di tirocinio; da un piano di tirocinio; e soprattutto deve avere una sede di tirocinio, che nel caso specifico della misura pugliese viene individuata in imprese profit o non profit; in enti pubblici locali, come possono essere anche scuole; ospedali; comuni; ambiti socio-territoriali; ma anche associazioni di volontariato, quindi enti di terzo settore non aventi natura di imprese.Tutte queste sedi diventano sedi ospitanti dei tirocini di quello che è un percorso di attivazione che, e questo diciamo devo sottolinearlo perché è proprio della platea pugliese, è condizionale alla percezione del beneficio Red, cioè di quella porzione di €200 che noi abbiamo visto va ad accumularsi alla porzione Sostegno di Inclusione Attiva; è talmente condizionale che viene a configurarsi proprio come una indennità di attivazione.
Questo testo è estratto dal nostro video-corso Fad Dal reddito di Inclusione al Reddito di Cittadinanza ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.
Estratto dalla video lezione della dott.ssa: Armida SALVATI
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