Progetto, innovazione, generatività

In questa mia lezione parlerò soprattutto del passaggio dalla “social planning” alla progettazione sociale.

Il termine social planning indica in termini vincolistici, prescrittivi la regolamentazione delle azioni in un settore, oggi è sempre meno utilizzato nella letteratura internazionale, è sostituito da termini come area-based programs o comunity-based programs. In nazioni come il Canada e l’Australia si continua ad utilizzare il termine social planning, ma i processi di programmazione avviati assumono caratteristiche molto differenti rispetto al passato: non sono più dei processi prescrittivi, di regolazione sociale affidati al sistema politico-amministrativo. 

Le attuali esperienze di social planning si propongono, invece, come processi di crescita della società civile, finalizzati principalmente alla promozione del benessere e della qualità della vita di una comunità: aiutano la comunità ad identificare le sue criticità e a lavorare insieme al benessere della comunità; creano opportunità per costruire e a mantenere relazioni che sono ritenute essenziali per lo sviluppo sociale. Termini come area-based programs o comunity-based programs sono utilizzati più ampiamente in quanto introducono discontinuità rispetto alle passate esperienze. Questi processi sono state avviate inizialmente negli Stati Uniti negli anni Sessanta, nell’ambito della National War on Poverty, per poi diffondersi nel Regno Unito dove sono diventate il principale approccio nel contrasto della povertà e dell’esclusione sociale.

Nei paesi Ocse le area-based programs sono programmi integrati di rigenerazione urbana, programmi di contrasto della povertà in aree nelle quali l’illegalità diffusa appare estesa. In altri ambiti sono programmi sanitari che promuovono interventi integrati sui servizi e sui determinanti della salute come il lavoro, le abitazioni, l’istruzione, programmi che promuovono stili di vita sani. In altre esperienze, costituiscono una strategia di sviluppo economico locale, con l’obiettivo di accrescere i servizi sociali e il capitale sociale. In Italia le area-based programs e le comunity based programs si sono affermate con i piani di zona, con alcune esperienze di programmazione negoziata (i patti territoriali), alcuni programmi integrati volti a rigenerare anche socialmente un quartiere (i contratti di quartiere). L’introduzione dei piani di zona costituisce uno dei risultati più rilevanti della legge 328 del 2000. In Italia, la programmazione sociale ha avuto in questo ultimo decennio un notevole sviluppo.

Due aspetti caratterizzano questa nuova fase:1. La valorizzazione della funzione promozionale del piano; 2. La valorizzazione del livello locale. Gli stili emergenti colgono le tendenze diffuse in molte nazioni e pongono in discussione tutte le dimensioni caratterizzanti la programmazione sociale tradizionale: l’approccio top-down, centralizzato; il carattere prescrittivo e normativo, prevalentemente vincolistico; l’approccio onnicomprensivo, l’esigenza di governare tutte le dinamiche del settore; l’eccessiva standardizzazione dei servizi e degli interventi. 

Gli attuali programmi e i progetti di carattere sociale assumono prevalentemente una funzione promozionale, vengono sempre meno utilizzati come strumenti prescrittivi. Il termine progettazione sociale, rispetto al termine programmazione sociale, è maggiormente utilizzato in quanto sembra maggiormente capace di esprimere questo nuovo approccio, introdurre discontinuità rispetto ad esperienze di programmazione sociale nelle quali i compiti regolativi del piano erano rilevanti. L’enfasi non è più posta sul documento finale, ma sul processo di collaborazione che il piano promuove, processo di condivisione di obiettivi e linee di azione, di orientamento che modifichino pratiche professionali e istituzionali. In molte esperienze, i programmi sociali non sono più teorizzati come un processo tecnico che individua esclusivamente sulla base di conoscenze disciplinari sistematiche e consolidate gli obiettivi e i mezzi per raggiungerli.

 

Questo testo è estratto dal nostro video-corso Fad Servizio Sociale: progetto, progettazione e valutazione, ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.

Estratto della lezione del dott.: Remo Siza

Remo Siza
Sociologo - Autore del libro "Progettare nel Sociale"
.
Potrebbero interessarti anche...
Lunedì 3 Giugno

Malattie rare

Salve, sono Giuseppe Zampino, un pediatra genetista che si occupa di bambini con malattie rare, in modo particolare ...