Malattie rare
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Sono Simona Pichini, sono una farmaco-tossicologa e dirigo l'unità di farmacotossicologia analitica presso il Centro nazionale dipendenze e doping dell'Istituto Superiore di Sanità.
Oggi parleremo delle sostanze stupefacenti, quelle sostanze chimiche che sono farmacologicamente attive sul sistema nervoso centrale e a volte anche sul sistema nervoso periferico; queste sostanze sono dotate di azioni psicotrope e hanno una capacità di agire sui processi psichici del sistema nervoso centrale alterando l'omeostasi mentale di chi le assume.
Secondo il Drug report del 2021,il report che si fa del consumo delle sostanze d'abuso, nel mondo ad oggi la sostanza più consumata è la cannabis ed è seguita poi dalla cocaina e dalle anfetamine. Il report dipende chiaramente dalla parte del mondo dove si studia il consumo e inoltre ci saranno quelli che chiamiamo consumi regionali. La cannabis rimane comunque la sostanza più utilizzata e si dice che circa il 20% della popolazione maggiorenne l'abbia consumata almeno una volta nella vita.
Seconda arriva la cocaina con un 5%. Le droghe tradizionali, che hanno dominato il secolo precedente, erano: cocaina, cannabinoidi, anfetamine, benzodiazepine, barbiturici e allucinogeni. Con l'avvento del ventunesimo secolo la situazione è completamente cambiata e sono arrivate le nuove sostanze psicoattive. Dal 2009 ne sono state contate circa 800 di diversa natura, con una circolazione e costi completamente diversi. Tutto il panorama delle sostanze stupefacenti o psicotrope è quindi cambiato ma la più utilizzate rimangono la cannabis e la cocaina. Le due sono poi seguite in Europa dal mdma (metilendiossi-metanfetamina) ed è un anfetamina molto particolare in quanto entactogena, che ci fa stare a contatto con gli altri.
Negli Stati Uniti e nei paesi del sud-est asiatico, invece sono più diffuse l’anfetamina e la metanfetamina “Crystal meth” le anfetamine più utilizzate. Se si vuole fare una classificazione molto semplice delle sostanze d'abuso, possiamo parlare di sostanze d'abuso stimolanti o psicostimolanti. Ci sono le sostanze definite “uppers” tra le quali la cocaina, l'anfetamina, l'ecstasy, i catinoni (che sono tra le nuove sostanze psicoattive) e la nicotina contenuta nel tabacco. La seconda categoria sono i “sedativi” o in inglese “downers”, che rallentano il sistema nervoso (i narcotici) e fanno parte di questa categoria gli oppiacei, gli analgesici, le benzodiazepine, l’alcol, i barbiturici (non più molto utilizzati) e la cannabis.
Poi ci sono le droghe psichedeliche le “All arounders”, tra cui LSD, la mescalina, la ketamina, l’mdma (che è compresa anche nei stimolanti), ma anche la psilocibina, la dimetiltriptamina e la fenciclidina che è tipica però degli Stati Uniti e poco diffusa in Europa.
Nella figura molto famosa del sistema centrale nervoso, è una figura molto famosa per il mondo scientifico ed è una figura del dottor Magifarret, un farmacologo clinico spagnolo molto importante. L’immagine ci fa vedere che tutto nasce nell' area ventrale tegmentale del cervello, dove abbiamo il circuito che si chiama “reward”. Questo circuito qui ci dà la forza e la gratitudine e fa si che tutte le sostanze psicotrope, direttamente o indirettamente, agiscano attraverso circuiti su questa area. Quest’area è collegata poi con il nucleo accumbens e con la amigdala, dove troviamo altre sedi recettoriali e dove fanno azione le diverse sostanze d'abuso.
Tutte le sostanze agiscono sull' area ventrale tegmentale in modo diretto perché sono presenti recettori, o in modo indiretto perché stimolano la liberazione di neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale. Sostanze come gli oppiacei, i cannabinoidi, l'alcol e le benzodiazepine hanno i propri recettori nel sistema nervoso centrale. Sostanze psicostimolanti come la cocaina e l’anfetamina, invece, non hanno recettori e liberano dei neurotrasmissori come la dopamina o la serotonina all'interno del sistema nervoso centrale, creando questa psico-stimolazione. Quindi tutto succede in questa area del cervello, sia per quanto riguarda le sostanze di tipo eccitatorio che agiscono sui neurotrasmettitori dopaminergici e serotoninergici, o anche sui neurotrasmettitori inibitori come per esempio le benzodiazepine.
Questo testo è estratto dal nostro video-corso ECM FAD "Farnaci e cure: oggi" e ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.
Estratto della lezione della dott.ssa Simona Pichini
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