Malattie rare
Salve, sono Giuseppe Zampino, un pediatra genetista che si occupa di bambini con malattie rare, in modo particolare ...
Salve, sono Maria Grazia Carbonelli, dirigo l Unità Operativa di dietologia e nutrizione clinica dell'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma. Vi parlerò della nutrizione clinica ospedaliera come metodo di prevenzione e di terapia. Che cos'è la nutrizione clinica? è una specialità dell'area medica che è finalizzata al mantenimento, oppure al raggiungimento, di un adeguato stato di nutrizione attraverso vari tipi di intervento che possono essere sia di tipo preventivo, di tipo diagnostico, e anche di tipo terapeutico. Lo stato di nutrizione di un paziente è la risultante di vari processi metabolici che avvengono a livello subcellulare, a livello cellulare e al livello d'organo. Lo stato di nutrizione risente di influenze sia di tipo esogeno, come per esempio la qualità e la quantità dell'alimentazione, ma anche influenze di tipo endogeno, per esempio una corretta omeostasi metabolica, oppure delle alterazioni metaboliche determinate da varie patologie, quindi lo stato di salute del paziente interferisce insieme al tipo di alimentazione sullo stato di nutrizione del paziente stesso.
In carenza di precoci interventi nutrizionali, sia di tipo diagnostico, che di tipo terapeutico, è frequente che lo stato di nutrizione venga compromesso in maniera varia in corso di malattie che hanno un'entità clinica rilevante, quindi siccome la maggior parte di queste malattie possono prevedere un ospedalizzazione; il paziente ospedalizzato è un paziente che ha un alto rischio di malnutrizione. Lo stato di nutrizione del soggetto ed il tipo e la qualità della nutrizione in corso di malattia, possono anche influenzare l'andamento della malattia stessa, la durata dell'ospedalizzazione, l'incidenza delle varie complicanze che possono essere associate alla patologia, e quindi alla fine anche la prognosi della malattia stessa.
Qui vedete elencate una serie di complicanze della malnutrizione, vedete che la malnutrizione può determinare una diminuzione della risposta immunitaria con un aumento del rischio di infezioni, quindi questo potete capire che cosa vuol dire per un paziente ospedalizzato. Sappiamo tutti che l'ospedalizzazione è una situazione ad alto rischio di infezione, appunto le infezioni ospedaliere.
Quindi se un paziente malnutrito sicuramente è più a rischio in questo senso. Abbiamo poi una riduzione della forza muscolare e un'astenia che accompagna spesso alcune patologie, in realtà non sono il sintomo della patologia, ma potrebbero essere un sintomo legato alla malnutrizione. Inoltre ricordiamo la riduzione della funzionalità di alcuni organi, come per esempio i muscoli respiratori, con difficoltà nella respirazione anche nelle espettorazione, questo può complicare per esempio, alcune malattie respiratorie ed un aumento della frequenza delle infezioni polmonari.
Lo stato di malnutrizione può interferire anche con la termoregolazione, ravvisandosi spesso in questi pazienti una tendenza all'ipotermia. Abbiamo già ricordato anche la difficoltà nel processo di ospedalizzazione alla guarigione delle ferite, pensiamo per esempio a interventi chirurgici, è chiaro che se un paziente malnutrito e va incontro ad un intervento chirurgico, magari anche un intervento importante; il suo stato di nutrizione può condizionare la guarigione delle ferite come anche il recupero nelle varie patologie. Ci sono poi alcuni sintomi che indicano una malnutrizione a cui uno spesso non pensa, per esempio l'apatia, la depressione, la trascuratezza, sono tutti sintomi che possono diciamo essere determinati da uno stato di malnutrizione.
Quindi l'aumento del rischio in questo senso favorisce anche l'ospedalizzazione, soprattutto nei pazienti anziani, nei pazienti con malattie croniche, con aumento dei tempi di degenza e anche la diminuzione della libido può essere scatenato appunto dalla malnutrizione, quindi sicuramente ci sono delle categorie a rischio. Le categorie più a rischio sono i pazienti anziani, i pazienti che già hanno una una patologia cronica, magari da parecchio tempo che può essere peggiorata da questo stato di malnutrizione, e lo stesso stato di manutenzione può favorire l'ospedalizzazione del paziente che una volta ospedalizzato può aumentare il suo rischio di malnutrizione.
Che cos'è la nutrizione clinica? l'attività di nutrizione clinica si basa su un modello organizzativo standardizzato che viene incentrato sulle strutture di dietetica e nutrizione clinica ospedaliera, che hanno la funzione di integrare l'attività, sia a livello ospedaliero, che a livello ambulatoriale e, a volte anche domiciliare, e connette in modo organico l'area di nutrizione clinica con le altre aree terapeutiche. In sostanza che cosa vuol dire? che la nutrizione clinica, è qualcosa di trasversale che interessa varie specialità mediche e quindi si interseca con l'attività di vari specialisti nella cura di varie malattie. L'organizzazione ospedaliera appunto sì incentra sull'unità di dietetica e nutrizione.
Qual'è la missione della struttura di dietetica e nutrizione? sicuramente è quella di garantire ad ogni paziente che viene ricoverato, un intervento adeguato da un punto di vista nutrizionale, l'intervento vedremo può essere di vario tipo, ci può essere anche un paziente che non ha bisogno di un intervento nutrizionale specifico, però una volta che il paziente viene ospedalizzato, anche semplicemente il vitto comune che viene servito al paziente, deve essere adeguato alle sue condizioni e alla sua patologia di base.
Qui vediamo l'intervento nutrizionale, in che cosa consiste? vedete che l'attività è un'attività specialistica che è incentrata a prevenire, a curare situazioni patologiche anche gravi che sono legate allo stato di nutrizione per le quali sia stata dimostrata un’efficacia dell'intervento nutrizionale. Può essere anche incentrata come un intervento riabilitativo in pazienti che sono affetti da malattie croniche, indirizzati alla ripresa dell'alimentazione orale, oppure alla sua integrazione o sostituzione con la nutrizione artificiale, tutto per migliorare lo stato nutrizionale e la qualità di vita dei pazienti.
Questo è un argomento molto importante perché l'ospedalizzazione del paziente a volte determina una inappetenza del paziente stesso, o per la presenza di patologie che interferiscono con l'alimentazione, o semplicemente perché il paziente ospedalizzato è un paziente a rischio, un paziente critico, molto spesso è un paziente anziano e magari proprio nel momento dell'ospedalizzazione, può venir fuori una inappetenza oppure una difficoltà all'alimentazione che va prevenuta e va trattata in maniera adeguata. È molto importante, non solo l'attività che viene svolta sul paziente, ma in ambito ospedaliero è importante sensibilizzare alla sorveglianza nutrizionale.
Che cosa vuol dire sorveglianza nutrizionale? vuol dire una particolare attenzione al paziente ricoverato, cioè vedere se il paziente sta mangiando, se non sta mangiando, e questo lo si vede semplicemente guardando gli scarti dei vassoi alimentari che vengono serviti ai pazienti, ricordarsi che patologia ha il paziente; è chiaro che se un paziente ospedalizzato ha una patologia che riguarda l'apparato, della bocca oppure delle vie digestive, già questo può essere un rischio di malnutrizione, oppure un paziente che ha patologie gastriche, o patologie di malassorbimento a livello intestinale, anche questo è un paziente a rischio, o semplicemente un paziente anziano che magari ha una difficoltà masticatoria per problemi legati ai denti, oppure un'edentulia; ovviamente anche questo può essere un soggetto a rischio. Quindi è compito degli operatori sanitari e dell'assistenza dei reparti sorvegliare da un punto di vista nutrizionale il paziente e intervenire con una richiesta di intervento nutrizionale specifico quando il paziente è identificato con un paziente al rischio.
Questo testo è estratto dal nostro video-corso Fad ECM Alimentazione Consapevole e Sana Nutrizione: i casi clinici, ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.
Estratto dalla video lezione della dott.ssa: Maria Grazia CARBONELLI
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