Malattie rare
Salve, sono Giuseppe Zampino, un pediatra genetista che si occupa di bambini con malattie rare, in modo particolare ...
Sono Claudio Borzi, un coach PNL, mi occupo di formazione nel campo della comunicazione PNL: Programmazione Neuro-Linguistica che ho incontrato già dalla fine degli anni 80, forse nella mia città, a Roma, e veramente tra i pionieri, ho seguito dei corsi della trainer internazionale Disella Kingler, e condivideremo insieme un percorso che mi auguro troviate interessante anche voi, gli obiettivi sono sicuramente nel campo della comunicazione, quindi: stabilire da subito dei rapporti positivi con pazienti, con gli utenti e poi, costruirli nel modo migliore nel tempo, ma come vedrete, anche analizzare una serie di strumenti che permettono di concordare dei percorsi positivi, professionali, non solo per quanto riguarda l'utente o il paziente, ma anche i rapporti con tutto lo staff, delle persone con le quali lavorate; vedrete che i vantaggi sono molto importanti, saranno soprattutto dei suggerimenti pratici, come vedrete. E quindi, ciascuno di voi potrà portare nella sua professionalità questi elementi, combinarli e sicuramente avere una maggior capacità e anche soddisfazione posso dire.
Quindi, immaginiamo questo percorso che pian piano ci porterà sempre più in alto, fino ad arrivare in cima alla montagna e avere tutto sotto controllo, quindi sono tanti elementi, li mischierete insieme pian piano e quindi, buon lavoro! Allora, abbiamo parlato di questa Programmazione Neuro-Linguistica che chiameremo PNL, mi sembra importante partire proprio dalla contestualizzazione, cioè: che cos'è questa Programmazione Neuro-Linguistica e soprattutto, come è nata? Ciò, è importante perché, secondo me, è proprio questo il segreto che poi l'ha resa veramente, probabilmente, il modello di comunicazione più efficace e più avanzato che ci sia. Allora, diciamo che dobbiamo tornare agli anni 70, in California, i primi che cominciarono a studiare e quindi ad organizzare questa Programmazione Neuro-Linguistica furono Richard Bandler, che è un matematico, Gestalt, che è un terapeuta e anche un esperto di informatica, e John Grinder, che è invece un linguista. Ecco, l'approccio è stato veramente vincente perché, dovendo eseguire uno studio sulla comunicazione per l'università di Santa Cruz in California, che cosa decisero di fare? Invece di studiare tutti gli approcci teorici che esistono sulla comunicazione, decisero di andare sul campo ad osservare che cosa fa si che la comunicazione possa essere efficace o meno.
Quindi, il metodo di indagine che hanno utilizzato è il modellamento, cioè studiare modelli di successo per capire quali fossero i segreti che rendevano possibile questo successo, e nel campo della psicoterapia, come vedremo, quindi uno di questi fu Milton Erickson. che è il padre dell'ipnosi ericksoniana e che era una persona veramente valida, aveva dei risultati rapidissimi, lavorava anche su una sedia rotelle inoltre, e comunque aveva veramente delle capacità enormi. Infine vi erano anche Virginia Satir, che è una terapeuta familiare e Fritz Perls che è il fondatore della Gestalt. Quindi, notiamo già il fatto di aver scelto tre personalità, comunque tutte capaci, ma che provenivano da un impianto teorico, quindi un ciclo di studi diverso, e quindi massima apertura mentale che trovo molto positiva.
La domanda era: ma come mai sono bravi tutti tre, e che cosa fanno in pratica? Da lì è nata un'osservazione molto meticolosa e molto dettagliata che ha reso possibile, sostanzialmente, sia di identificare tutte le forme di comunicazione che possono facilitare, ma anche sul potenziamento delle risorse personali, ecco perché la PNL la troverete molto nel coaching, perché ha questa capacità, attraverso delle tecniche come accenneremo, di tirare fuori il meglio dalle persone. Allora, questa osservazione, come vi dicevo, ha messo in luce tutte queste strutture efficaci, però poi è diventata Programmazione Neuro-Linguistica e non più solo uno studio di osservazione proprio perché Bandler e Grinder provarono, sperimentarono queste tecniche di cui vi ho accennato e hanno veramente potuto testarne l'utilità ed il valore, e da quel momento quindi, si è sviluppato tutto un discorso che ha interessato tantissime persone, poi sono stati pubblicati i libri, vi darò una bibliografia, la troverete alla fine, e quindi, questa programmazione linguistica non è altro che un modello di comunicazione efficace; quindi non ci sono dietro filosofie o chissà quali teorie, è molto pratico, noi oggi impareremo delle tecniche anche, delle modalità che usano il linguaggio nel modo migliore possibile per ottenere il meglio dagli altri ma anche di sé.
Ho detto che non c'è una teoria di fondo, però ci sono degli assunti, uno di questi assunti importanti della PNL è il risultato che otteniamo dalla misura di quanto siamo stati capaci di comunicare. Quindi, attenzione perché ci invita a prenderci tutta la responsabilità di quello che otterremo, senza cercare gli alibi negli altri che non ci hanno capito eccetera eccetera.
Devo dire che è una grossa responsabilità, però mi sembra importante accettare questa sfida perché vedremo, che comunque possiamo avere tanti elementi che impareremo di volta in volta, che ci permettono veramente di incidere nella realtà
in modo più efficace. Io sono certo che molti di voi avranno le loro strategie efficaci, già lo fanno, però la PNL viene anche definita così, un po' volgarmente: ”una marcia in più”, veramente potrete constatarlo anche voi.
Dicevamo che la responsabilità di quello che ottengo, dipende da come ho saputo comunicare, ed effettivamente, gli altri rispondono al nostro modo di porci. Quindi, immaginiamo banalmente, per esempio, quanto una persona che gentilmente chiede qualcosa, è più possibile che riceva una risposta altrettanto gentile, mentre dei modi bruschi, probabilmente richiameranno ad una risposta in questo senso. Quindi, questo per sottolineare quanto veramente noi possiamo incidere, quanto possiamo fare, per modificare la risposta che vogliamo.
Allora, dobbiamo necessariamente partire per arrivare in cima a questa metaforica montagna, da un sentiero molto piano, molto conosciuto anche. Perché dobbiamo necessariamente ricordare che la comunicazione globale, in realtà è composta da due voci sostanzialmente, che poi in realtà sono tre, e cioè: il linguaggio verbale che sono le parole che scegliamo per comunicare un concerto; però poi c’è anche il linguaggio non verbale che è composto a sua volta dall'aspetto paraverbale, che è tutto ciò che riguarda la voce: il tono; il volume; il timbro; ma anche le pause, anche quelle danno significato alla comunicazione.
Questo testo è estratto dal nostro video-corso Fad Empatico: la PNL nelle relazioni di aiuto ed in équipe, ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.
Estratto della lezione del dott.: Claudio Borzi
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