Malattie rare
Salve, sono Giuseppe Zampino, un pediatra genetista che si occupa di bambini con malattie rare, in modo particolare ...
Salve, sono ilProf. Emanele Caroppo. Oggi andremmo a trattare un argomento delicato ed importante:“La salute mentale in chiave di genere”.Quindi la salute mentale vista per quanto riguarda la donna. Dovremmo far riferimento ad una situazione: dalla storia, dai secoli,le donne sono state sempre considerate, a differenza degli uomini, quelle persone dove si poteva andare ad indovare il gene della follia, l'insania; le streghe, il malleus maleficarum.Iniziamo quindi un pochino a vedere, ponendoci una domanda,come funziona il cervello delle donne.Esiste una differenza tra il cervello della donna ed il cervello dell'uomo?In realtàl'uomo e la donna tendono a trattare in modo diverso le loro emozioni, anche per il diverso comportamento dei loro cervelli;è importante porre l'attenzione sul significato della parola:“tendono”...a trattare in modo diverso,non è detto dunque che sia matematica questa differenza, sicuramenteesistono però delle evidenze scientifiche, degli studi che sono stati fatti che analizzano in modo particolare alcuni comportamenti, e vediamone appunto le conclusioni. Allora, si dice appunto chele donne sono capricciose, hanno i capricci emotivi, ma in realtà che cosa ci dicono gli studi?Gli studi ci dicono chele sensazioni fisiche si incaricano di trasmettere potenti messaggi al cervello, e allora che cosa succede? Succede cheattraverso gli estrogeni,quindi attraverso una componente ormonale,l'insula(un'area del cervello)e la corteccia cingolata anteriore(altra area del cervello),sono le aree deputate a prevedere; a giudicare; a controllare ed integrare le emozioni negative, e proprio perché sottoposte ad un'azione degli estrogeni, funzionano di più.Quindi in realtà,le emozioni che prova la donna sono delle emozioni più viscerali,“potrebbero”,perché ricordiamoci sempre il “tendono” di prima,potrebbero essere più viscerali,eperò non sono dei capricci.Per quanto riguardala comprensione:ecco vediamo chenel cervello della donna esistono delle abilità neuronali “forse”che fanno in modo tale chesiano più abili ad identificare velocemente i pensieri;le credenze; e le intenzioni degli altri, anche a partire da piccoli indizi,cioè riescono meglio a mettersi nei panni degli altri;non dobbiamo dimenticare che una funzione fondamentale, nel corso anche dell'evoluzione, della donna, è stata propriola funzione di cura.È indubitabile che l’uomo e la donna siano tra loro differenti e che quindi abbiano ruoli anche differenti, e funzioni biologiche anche differenti, per cui la donna,il corpo della donnache è predisposto ad accogliere in sé la vita nascente edè predisposto nella fase iniziale a prendersi cura della vita nascente,sicuramente deve avere delle sensibilità, deve avere delle capacità diverse da quelle dell'uomo; che cosa faccia in modo tale che ci sia una diversa comprensione emotiva? Alcuni studi ipotizzano i neuroni specchio, però ovviamente non è possibile dare una risposta in tal senso,anche gli studilasciano dei punti interrogativi.
Accanto a questaintelligenza emotivanoi troviamo anche un'altra specifica modalità operativa del cervello femminile:quello che potremmo definire:“la sopportazione”.Che cosa succede? Succede chele donne captano le emozioni trasmesse attraverso la comunicazione non verbale nel 90% dei casi,dicevamo infatti prima chesono più sensibili, sia da un punto di vista dell'immedesimazione nell'altro, sia nel captare la dimensione emotiva.Quindi che cosa succede? Succede che,caricandosi le emozioni che provengono dall'ambiente circostante, sono messe nella condizione,molto più spesso rispetto agli uomini(che le comprendono nel 40% dei casi),di tollerare questa componente emotiva importante,sono maggiormente capaci anche quindi di reggere la frustrazione.Non dimentichiamo quindi quanto abbiamo detto finora: sia in termini dicapacità di sopportazione, sia in termini diimmedesimazione nell'altro.E poi esiste anche la cosiddetta“memoria emotiva”. Diversamente dal cervello dell'uomo che sembra avere anche una memoria emotiva, per esempio: guardando un film, è come sel'uomo ricordasse soltanto alcune scene del film; le donne invece le emozioni le ricordano in sequenze,e quindiè come se ricordassero dall'inizio alla fine la trama appunto di questo film.Quindila donna tende a registrare le emozioni come dei ricordi, ed in questa situazione le aree interessate sono appunto: l’Amigdala e l'Ippocampo.
Abbiamo poi un diverso modo di esprimere la rabbiasempre per il funzionamento dell’Amigdala.Vediamo chel’Amigdala è importanteanche per quanto riguarda appunto gliaspetti della paura; della collera e dell'aggressività.L'Amigdala della donna tende ad essere più grande che nell'uomo e anche la corteccia prefrontale è tendenzialmente più grande nelle donne, perchéla corteccia prefrontale controlla invece le emozioni appunto di rabbia, quindisi assiste, anche da un punto di vista dei recettori, per gli estrogeni ,per il progesterone e per il testosterone,ad una diversa quantità di recettori tra uomini e donne.Quindila donna tende di più a controllare la propria rabbia, èin grado più dell'uomo di controllare la rabbia, per cui:funzione di cura; sopportazione; empatia più sviluppata nella donna; e maggiore controllo della rabbia, sono gli aspetti neurobiologici che fanno differire tra loro il cervello femminile e il cervello maschile.Teniamo a mente questi aspetti. Ce n'è un altro:il cervello femminile in genere, come abbiamo visto,è propenso a livello biologico ad una maggiore sensibilità emotiva, quindi che cosa succede?Ruolo fondamentale per definire questa sensibilità: paura; stress; geni; ormoni e biologia cerebrale.Alcuni studi evidenziano cheuna sensibilità all'estrogeno, soprattutto quando c'è una mutazione di alcuni elementi come il CREB-1, può aumentare la vulnerabilità del cervello femminile,e qui bisogna aprire il discorso deidisturbi emotivi. Dobbiamo tornare a quanto dicevamo all'inizio:“la donna fa i capricci;la donna proprio perché ha gli ormoni, proprio perché ha determinate caratteristiche anche biologiche a livello strutturale del cervello, e anche neuroendocrino, ovviamente, avendo poi tutta quanta la ciclicità nell'apparato genitale riproduttivo,è più esposta a patologie di area psicologica;psichiatrica, quindi i disturbi emotivi”.Ecco io credo cheimpostare il discorso in questo modo sia un grave errore perché tenderebbe a sottostimare tutta quanta una serie di fattori che invece adesso andremo ad analizzare.Per cui,bisogna far attenzione a non rendere la salute mentale un terreno fertile per mettere in campo delle differenze pregiudiziali tra uomini e donne,questo è un aspetto molto importante quando ci si confronta e ci si approccia con la salute mentale delle donne. Perché noi abbiamo una variabilità sicuramente, come abbiamo visto, della fisiologia, una normalità del funzionamento del corpo femminile che da un punto di vista biologico, fisiologico, è un corpo con dei ritmi, con delle modalità che sicuramente sono diverse da quello dell'uomo, e quindi potremmo dire cheè un corpo più articolato nei termini del suo funzionamento,però dobbiamo fare attenzione eporre ferma condanna a quell'approccio che tende ad individuare le cause di una esposizione della donna a disturbi emotivi, alla componente biologica e quindinella normalità del funzionamento del corpo;perché si potrebbe arrivare a concepire che come primo fattore eziologico nella prevalenza della depressione e di altri disturbi psichiatrici; psichici che abbiamo nella donna, potremmo porre appunto la componente specifica e fisiologica del corpo,questo sarebbe un errore, sarebbe una falsa credenza, perché?Dobbiamo iniziare ad attribuire la sofferenza psichica della donna a cause più appropriate sulle quali deve essere possibile intervenire per modificarle equindiper recuperare un buon livello, un buono stato di salute nella donna,bisogna cercare di individuarle tra le cause vere, tra le cause sostenibili, e non invece in alcune eziologie specialicome appunto quella della complessità della sfera riproduttiva della donna con i vari cicli, e che inoltre potrebbe risultare una teoria quindi discriminatoria, e perché no anche in alcuni casi sessista. Per cui ,che cosa ci dicono gli studi? Ci dicono che nella donna è importante, per quanto riguarda sia la salute mentale che le altre aree della medicina, quando si parla di medicina di genere, èfondamentale anche nella donna andare ad osservare le eziologie psicosociali, e non nasconderle dietro un biologismo, e questosoprattutto in termini di prevenzione, di cura e di riabilitazione della patologia che si va poi ad osservare.
Questo testo è estratto dal nostro video-corso Fad Genere, Sesso e Salute ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.
Estratto dalla video lezione del dott.: Emanuele CAROPPO
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